-
I tre moschettieri
- Narrated by: Davide Lazzaretto
- Length: 24 hrs and 13 mins
Failed to add items
Add to Cart failed.
Add to Wish List failed.
Remove from wishlist failed.
Adding to library failed
Follow podcast failed
Unfollow podcast failed
Get 2 free audiobooks during trial.
Buy for $11.24
No default payment method selected.
We are sorry. We are not allowed to sell this product with the selected payment method
Publisher's summary
I tre moschettieri (Les trois mousquetaires) è un romanzo scritto dal francese Alexandre Dumas con la collaborazione di Auguste Maquet nel 1844 e pubblicato originariamente a puntate sul giornale Le Siècle. È uno dei romanzi più famosi e tradotti della letteratura francese e mondiale. I tre moschettieri del titolo sono Athos, Porthos e Aramis, a cui poi si aggiunge il protagonista del romanzo, D'Artagnan.
Francia, 1625. Charles d'Artagnan, un giovane guascone, va a Parigi per essere ammesso tra le file dei moschettieri di re Luigi XIII. Tuttavia, la lettera di raccomandazione che porta con sé - e indirizzata al Signor de Tréville, capo dei moschettieri - gli viene sottratta lungo il tragitto da un individuo con il quale si scontra in duello: per il resto del romanzo, verrà chiamato "L'uomo di Meung", dal luogo dov'è avvenuto il duello.
Il signor de Tréville lo riceve egualmente e, dopo l'udienza, D'Artagnan s'incammina per Parigi, dove incontra casualmente, uno dopo l'altro, Athos, Porthos e Aramis, i più famosi moschettieri del re. Ciascuno di essi, ritenendosi provocato, lo sfida a duello, all'insaputa degli altri. All'appuntamento, però, si presentano anche le guardie del cardinale Richelieu, risolute ad arrestarli, in forza del divieto di duellare, stabilito da un editto reale.
I tre moschettieri, però, si oppongono; D'Artagnan combatte assieme a loro, dando prova di saperci fare con la spada e conquistando la fiducia e l'amicizia dei tre. Successivamente, re Luigi li fa convocare a palazzo, ma, anziché rimproverarli, si complimenta con loro per aver tenuto testa brillantemente alle guardie del primo ministro Richelieu.