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  • L’Italia non si decide sulla sperimentazione animale
    Nov 22 2024
    La sperimentazione animale è uno di quegli argomenti che suscitano forti emozioni e portano a posizioni spesso polarizzate: ci si divide tra chi difende la necessità della ricerca scientifica e chi si batte per i diritti degli animali. È però importante parlarne e soprattutto sapere bene di che cosa si tratta, tra implicazioni, opportunità e temi etici. In Italia ci sono divieti che configgono con la direttiva dell’Unione Europea che regolamenta la sperimentazione animale, cosa che porta a grandi disparità nelle possibilità di ricerca nei laboratori Italiani rispetto a quelli in altri stati membri. Un emendamento presentato dalla maggioranza voleva eliminare quei divieti, ma proprio per la polarizzazione le cose sono andate diversamente. Cambiamo poi completamente argomento per tornare a occuparci di UFO, di Elon Musk e delle dimissioni della direttrice della più importante rivista di divulgazione scientifica negli Stati Uniti. Abbonati al Post. Leggi anche: La spinosa questione della sperimentazione animale Il caso Green Hill L’Italia non è riuscita (di nuovo) a recepire correttamente la Direttiva EU sulla sperimentazione animale: serve la voce della scienza Benessere e tutela degli animali: le norme UE Direttiva 2010/63/UE del Parlamento europeo e del Consiglio C’è un nuovo rapporto del Pentagono sugli UFO UFO, presi sul serio La direttrice di Scientific American si dimette dopo aver definito i sostenitori di Trump “fascisti” e “intolleranti” Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
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    30 mins
  • Iniettarsi virus per provare a distruggere un tumore
    Nov 15 2024
    È quello che ha fatto la biologa molecolare Beata Halassy in Croazia, dopo avere scoperto di avere una nuova recidiva del proprio tumore al seno. Ha preparato, purificato e iniettato nella sede del tumore due tipi di virus allo scopo di eliminare le cellule tumorali e stimolare una risposta immunitaria. Oggi Halassy dice di stare bene e ha pubblicato i risultati del suo auto-esperimento, portando a molte perplessità sul piano etico. È infatti una vicenda molto delicata e con grandi implicazioni sia per la ricerca sia per i pazienti. Ci spostiamo poi a Baku, in Azerbaigian, dove è iniziata la 29esima conferenza delle Nazioni Unite per il contrasto al cambiamento climatico (COP29) e ci facciamo raccontare da Ludovica Lugli, inviata del Post a seguire i lavori, l’aria che tira per un’edizione definita da molti in “tono minore”. Abbonati al Post. Leggi anche: La ricercatrice che si è iniettata dei virus per curarsi un tumore La viroterapia è in grado di curare i tumori? Uno studio di caso non convenzionale di viroterapia oncolica neoadiuvante per il cancro al seno ricorrente Eroica, folle e visionaria. Storie di medicina spericolata Alla COP sul clima di Baku si parlerà soprattutto di soldi Il 2024 sarà l’anno più caldo mai registrato Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
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    43 mins
  • Cibo ultraprocessato e super preoccupazioni
    Nov 8 2024
    Gli alimenti “ultraprocessati” o “ultralavorati” sono alimenti pronti che subiscono numerose lavorazioni e contengono additivi come conservanti, emulsionanti, addensanti e coloranti. Non godono di una grande fama e sono spesso indicati come la principale causa del sovrappeso, dell’obesità e di numerose malattie. Eppure non c’è una definizione universalmente riconosciuta di questi alimenti e quelle disponibili contribuiscono talvolta a creare confusione. E i problemi non sono legati solamente alla loro definizione, ma anche allo studio degli eventuali danni per la salute: vediamo perché. Ci occupiamo poi di Donald Trump che ha vinto le elezioni negli Stati Uniti e di elefanti rugosi. Già. Questo e gli altri podcast gratuiti del Post sono possibili grazie a chi si abbona al Post e ne sostiene il lavoro. Se vuoi fare la tua parte, abbonati al Post. Leggi anche: Coca-Cola, Twinkies, Skittles e… pane integrale? Esposizione ad alimenti ultralavorati e conseguenze negative sulla salute Nutrizione e salute. Il problema non è il cibo né i nutrienti, ma la lavorazione Cosa sbagliamo riguardo agli alimenti ultralavorati Gli endorsement scientifici prima delle elezioni negli Stati Uniti Dobbiamo essere pronti per un mondo nuovo: gli scienziati di tutto il mondo reagiscono alla vittoria elettorale di Trump La vittoria di Trump è un “pugno allo stomaco” per l’azione climatica degli Stati Uniti Donald Trump torna alla presidenza con la grande ambizione di rivoluzionare l’assistenza sanitaria Cose | Quello che mangiamo Gli elefanti sviluppano le rughe sia per forma sia per funzione Le “Dieci lezioni sul giornalismo” del Post Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
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    34 mins
  • Gli integratori di melatonina per dormire meglio, forse
    Nov 1 2024
    Sarà il cambio di stagione o quello dell’ora, ma negli ultimi tempi sono aumentate le pubblicità degli integratori a base di melatonina per addormentarsi prima e dormire meglio. Come tutti gli integratori, questi prodotti possono essere acquistati liberamente in farmacia o al supermercato, ma fanno davvero quello che promettono? E soprattutto, quanta melatonina c’è tra i loro ingredienti e che cosa cambia rispetto a quella che produce il nostro organismo? Ci occupiamo poi di scienza ed endorsement scientifici ora che la campagna elettorale per le presidenziali statunitensi è agli sgoccioli. Infine, qualche aggiornamento su virus sinciziale, bronchioliti, nirsevimab e sulle conseguenze dell’autonomia differenziata per la nostra salute. Questo e gli altri podcast gratuiti del Post sono possibili grazie a chi si abbona al Post e ne sostiene il lavoro. Se vuoi fare la tua parte, abbonati al Post. Leggi anche: Il cambio dell’ora spiegato dall’inizio Quantità di melatonina e CBD nelle caramelle gommose alla melatonina vendute negli Stati Uniti Bacche, superfrutti e piante miracolose di Renato Bruni Vota Kamala Harris per sostenere la scienza, la salute e l’ambiente Scientific American non aveva bisogno di sostenere nessuno Il mondo ha bisogno di un presidente degli Stati Uniti che rispetti le prove La posta in gioco per la scienza La stessa cosa, ma diversa 82 premi Nobel statunitensi sostengono Kamala Harris La scienziata ribelle che ha creato Kamala Harris Come non perdersi la diretta del Post sulle elezioni statunitensi Bronchioliti e virus sinciziale: le cose da sapere Vaccinazione contro il virus respiratorio sinciziale in gravidanza Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
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    35 mins
  • Bronchioliti e virus sinciziale: le cose da sapere
    Oct 25 2024
    Dopo incertezze, confronti e rinvii, regioni e governo si sono messi d’accordo per offrire gratuitamente il nirsevimab, un trattamento contro il virus respiratorio sinciziale umane tra le cause delle bronchioliti, ai bambini nati da agosto 2024 e a quelli fragili con meno di 2 anni. Il nirsevimab viene spesso definito “un vaccino”, ma è in realtà è un farmaco che funziona in modo un po’ diverso ed è a base di anticorpi monoclonali. Vediamo quindi come agisce effettivamente e perché ci si è mossi così lentamente prima di renderlo accessibile a tutte le persone interessate. Ci occupiamo poi dei vaccini da somministrare con un semplice spray nasale al posto di un’iniezione, per esempio contro l’influenza e forse un giorno contro il coronavirus. Raccontiamo la difficile e inaspettatamente dolorosa storia della conservazione dei panda, tra Cina e Occidente, e infine scopriamo dei particolari libri senza glutine contro tarme, tarli e altri parassiti. Questo e gli altri podcast gratuiti del Post sono possibili grazie a chi si abbona al Post e ne sostiene il lavoro. Se vuoi fare la tua parte, abbonati al Post. Leggi anche: – Da novembre sarà disponibile gratuitamente il trattamento per prevenire la bronchiolite nei neonati – Che cosa sono gli anticorpi monoclonali – La scienza che è stata e quella che verrà – Intelligenze umane e artificiali da premio Nobel – Gli spray nasal contro l’influenza e il COVID – Le fattorie dei panda – Il “senza glutine” è meglio solo per alcune persone – Colle a base di grano nella conservazione e nel patrimonio culturale: (dis)soluzione del proteoma di paste di farina e amido e loro proprietà adesive Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
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    34 mins
  • Le microplastiche e la nostra salute, 20 anni dopo
    Oct 18 2024
    Vent’anni fa, un gruppo di ricerca dell’Università di Plymouth nel Regno Unito pubblicò uno studio in cui si usava per la prima volta il termine “microplastica” per definire le minuscole particelle di materia plastica diffuse nell’ambiente. Lo studio dimostrava che queste particelle si erano accumulate negli oceani a partire dagli anni Sessanta, cioè da quando la plastica era diventata molto diffusa. In questi 20 anni sono state scoperte molte cose sulle microplastiche, ma come ha spiegato lo stesso gruppo di ricerca in un nuovo articolo scientifico c’è ancora molto da fare, non solo per ridurre la diffusione della plastica, ma anche per capire gli effetti delle microplastiche sulla salute umana. Qualcosa comunque, abbiamo iniziato a capirlo. Ci occupiamo poi dell’uragano Milton che ha interessato la Florida e di che cosa significa arrivare preparati a eventi estremi di questo tipo, complottisti permettendo. Infine vediamo come SpaceX è riuscita a prendere al volo con due “bacchette” il suo razzo Super Heavy alto come un palazzo di 20 piani e ci spingiamo poi in un profondo oceano lontanissimo da noi, alla ricerca della vita fuori dalla Terra. Questo e gli altri podcast gratuiti del Post sono possibili grazie a chi si abbona al Post e ne sostiene il lavoro. Se vuoi fare la tua parte, abbonati al Post. Leggi anche: – Dispersi in mare: dov’è tutta la plastica? – Vent’anni di ricerca sull’inquinamento da microplastiche: che cosa abbiamo imparato? – Microplastiche e grandi problemi – In Florida la grande allerta per l’uragano Milton è stata decisiva – La verità sulla geoingegneria degli uragani – Le bacchette di SpaceX hanno funzionato – Tornare interi dallo Spazio con Starship – C’è vita su Europa? – Tornano le “Dieci lezioni sul giornalismo” Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
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    36 mins
  • Intelligenze umane e artificiali da premio Nobel
    Oct 11 2024
    I sistemi di intelligenza artificiale sono stati al centro dei premi Nobel scientifici assegnati questa settimana. Il Nobel per la Fisica è stato assegnato a John J. Hopfield e Geoffrey E. Hinton per i loro studi nello sviluppo di sistemi di apprendimento automatico, alla base della rapida evoluzione delle AI degli ultimi anni. Le loro ricerche sono partire dalla fisica, ma l’hanno presto abbandonata per addentrarsi in elaborate soluzioni informatiche, di conseguenza i puristi si sono un po’ risentiti per un Nobel che ritengono abbia poco a che fare con la Fisica. È successo qualcosa di simile con il Nobel per la Chimica che ha premiato tre ricercatori che hanno innovato profondamente il campo dello studio delle proteine, sempre con sistemi di intelligenza artificiale. Il Nobel per la Medicina è stato invece assegnato agli autori della scoperta del microRNA, fondamentale per regolare lo sviluppo delle funzioni delle cellule. Vediamo perché le scoperte premiate quest’anno possono cambiarci la vita e, anzi, hanno già iniziato a farlo. Leggi anche: – È iniziato il viaggio di Hera verso gli asteroidi – Il Nobel per la Medicina a Victor Ambros e Gary Ruvkun per la scoperta del microRNA – Il Nobel per la Fisica a John J. Hopfield e Geoffrey E. Hinton per i loro studi sulle intelligenze artificiali – Bisogna capirsi su cosa sia “l’intelligenza artificiale” – Il Premio Nobel per la Chimica a David Baker, Demis Hassabis e John M. Jumper per i loro studi sulle proteine – Oppenheimer e il dilemma dell’atomica Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
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    36 mins
  • Avere il diabete oggi, spiegato
    Oct 4 2024
    Milioni di persone in Italia hanno il diabete, una malattia non sempre facile da gestire e con un forte impatto sociale dovuto alla sua diffusione. Può avere molte cause, genetiche e legate agli stili di vita, e molti trattamenti per essere tenuta sotto controllo riducendo i rischi di avere complicazioni, talvolta molto gravi. La notizia della prima donna al mondo ad aver ricevuto un trapianto di cellule staminali “riprogrammate” per curare il diabete sta facendo molto discutere gli esperti e rischia di suscitare false speranze tra chi ha il diabete. Vediamo come stanno le cose e quali sono gli sviluppi più promettenti per trattare più efficacemente la malattia. Ci occupiamo poi di energia e della chiusura dell’ultima centrale elettrica a carbone nel Regno Unito, un evento storico per molti motivi, facendo qualche confronto con l’Italia. Infine, ci spostiamo nei vigneti per un nuovo approccio contro un parassita molto invadente. Questo e gli altri podcast gratuiti del Post sono possibili grazie a chi si abbona al Post e ne sostiene il lavoro. Se vuoi fare la tua parte, abbonati al Post. Leggi anche: – Lo studio sul trapianto di staminali per trattare il diabete in una donna – Aspetti epidemiologici del diabete – L’anno dell’Ozempic – L’obesità è una questione mondiale – Cosa vuol dire davvero farmaco carente – Vertex annuncia i risultati positivi di uno studio per il trattamento del diabete di tipo 1 – Il Regno Unito ha smesso di usare il carbone per produrre energia elettrica – Da dove arriva il carbone – Libiamo ne’ lieti calici: le viti TEA debuttano in campo a Verona – Da un piccolo chicco di riso una grande novità Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
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    31 mins