• Come ogni venerdì torna "La poco invidiabile classifica degli sprechi"
    Jan 31 2025

    Regno Unito, la situazione a 5 anni da Brexit

    Cinque anni fa veniva sancita l'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea. Il 31 gennaio 2020, alle ore 23.00 (ora di Londra), mezzanotte presso la sede dell'Ue a Bruxelles, il Regno Unito lasciava ufficialmente il blocco dopo 47 anni di appartenenza che avevano portato la libera circolazione e il libero scambio tra il Regno Unito e altri 27 Paesi europei. Per i sostenitori della Brexit, il Regno Unito era ora una nazione sovrana responsabile del proprio destino. Per gli oppositori, era un Paese isolato e limitato. Cinque anni dopo, le persone e le imprese stanno ancora lottando con le scosse di assestamento economiche, sociali e culturali. L'Office for Budget Responsibility del governo prevede che le esportazioni e le importazioni del Regno Unito saranno entrambe inferiori di circa il 15% nel lungo periodo rispetto a quelle che si sarebbero avute se il Regno Unito fosse rimasto nell'Ue, e la produttività economica sarà inferiore del 4% rispetto a quella che sarebbe stata altrimenti. Commentiamo insieme a Giorgia Scaturro, collaboratrice di Radio24 da Londra.

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  • La Bce taglia di 0,25, tasso depositi al 2,75%
    Jan 30 2025

    Un nuovo taglio, come ampiamente previsto. La Banca centrale europea ha ridotto i tassi di interesse ufficiale per la quinta volta nella fase di allentamento monetario in corso, portando il tasso sui depositi - attualmente il più rilevante - al 2,75% dal 3%, il tasso di rifinanziamento al 2,90% dal 3,15% e quello sui prestiti marginali al 3,15% dal 3,40%. La fase di tagli ha così ridotto il tasso sui depositi di 125 punti base. Il processo di disinflazione - si sottolinea nel comunicato ufficiale - è «ben avviato», sostanzialmente in linea con le proiezioni (di dicembre) e l inflazione dovrebbe tornare al 2% entro quest anno, attestandosi «stabilmente intorno all obiettivo». Abbiamo commentato la notizia con: Donato Masciandaro, docente politiche monetarie università Bocconi, editorialista Il Sole 24 Ore.

    Telefisco, chance per professionisti e imprese

    Telefisco 2025 rilancia la sfida sui chiarimenti mettendo sotto esame tutte le novità del 2025. Questo l obiettivo del progetto che si svolgerà mercoledì 5 febbraio dalle 9 alle 18,30. E la sfida parte con un agenda molto ricca: sotto esame le novità per le imprese e per il lavoro autonomo, oltre a quelle che sono contenute nella legge di Bilancio, le misure su controlli, Iva e bilanci. Per continuare, poi, con gli approfondimenti dedicati a temi classici come i bonus edilizi e il concordato preventivo biennale. La trentaquattresima edizione dell evento del Sole 24 Ore-L Esperto risponde potrà essere seguita attraverso due formule: la versione gratuita di Telefisco Base e la versione a pagamento di Telefisco Advanced, ricca di rilevanti opportunità aggiuntive. Su questo è intervenuto Giovanni Parente, Il Sole24Ore.

    Pil, Istat: crescita +0,5% nel 2024. La metà di quanto previsto inizialmente dal governo

    Nel quarto trimestre del 2024 l economia italiana registra una crescita congiunturale nulla, al pari del terzo trimestre, mentre cresce dello 0,5% in termini tendenziali. È quanto comunica l'Istat nelle sue stime preliminari. I risultati dei conti nazionali annuali per il 2024, precisa l'istituto, verranno diffusi il prossimo 3 marzo. La stima preliminare del quarto trimestre 2024, indica l istituto di statistica, riflette una flessione sia del comparto primario sia dei servizi, mentre il settore industriale ha registrato, nel complesso dei tre mesi, una ripresa. Dal lato della domanda, la componente nazionale misurata al lordo delle scorte è in diminuzione, mentre si stima un aumento della componente estera netta. A fine 2024, la variazione acquisita per il 2025 è nulla. Abbiamo approfondito il tema con Stefano Manzocchi Prorettore alla ricerca Università Luiss e Ordinario di Economia internazionale, editorialista de Il Sole 24 Ore.

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  • Federazione gomma e plastica, allarme sui costi dell'energia
    Jan 29 2025

    La crisi economica mondiale, l'impatto stringente del green deal europeo e i costi dell'energia mettono a "rischio le nostre industrie". È questo l'allarme lanciato dalla Federazione gomma e plastica, due settori che valgono 160mila posti di lavori, nel corso dell'assemblea svoltasi a Milano. Elemento di criticità non nuovo ma sempre impattante è "costituito dai costi energetici, che in Italia rimangono meno competitivi rispetto a quelli di altri paesi", spiegano gli operatori del settore. Nel 2024 si è registrata una contrazione della produzione del 3,84% rispetto all'anno precedente e una riduzione dell'export dell'1,25%. Il presidente della Federazione gomma e plastica, Marco Do, ha tracciato un bilancio del quadriennio 2021-2025, mettendo in evidenza i risultati raggiunti dalla Federazione, che nonostante le difficoltà congiunturali, ha rafforzato la propria struttura e i servizi offerti: una crescita data dall'adesione di 120 nuove aziende, raggiungendo così un totale di circa 50.000 lavoratori nelle 500 aziende associate. Ne parliamo con Marco Bergaglio, vice presidente Federazione Gomma Plastica (Confindustria) e Presidente di Unionplast.

    L'Ue lancia la Bussola per la competitività, 'deregulation e IA'

    Deregulation con un taglio della burocrazia fino al 35% per aziende e Pmi, decarbonizzazione e innovazione per colmare il divario con Stati Uniti e Cina puntando molto sull'intelligenza artificiale. Sono questi i contenuti principali della Bussola per la competitività presentata nel primo pomeriggio di oggi dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Più semplice, più leggero, più veloce. È quindi la formula magica che la nuova Commissione ha scelto come indirizzo per i prossimi cinque anni, nel nome di uno sviluppo che sia green ma senza mettere in difficoltà la grande industria, che segua le esigenze dei partiti europei che sostengono la presidente e rispetti le indicazioni fornite nel 'rapporto Draghi' sulla competitività. La vera bussola europea, come ha più volte sottolineato anche Ursula von der Leyen. Il commento è di Adriana Cerretelli, editorialista Il Sole 24 Ore.

    Istat, export 2024 a 305 miliardi, è record dal 2013

    L'export messo a segno dall'Italia nel 2024 segna un valore mai toccato da oltre 10 anni. Gli oltre 305 miliardi (305,326 miliardi) totalizzati a fine dicembre dello scorso anno sono infatti il record dal 2013, da quando cioè sono registrate le serie Istat. In quell'anno il valore delle esportazioni fu all'incirca di 200 miliardi (199,999). Già lo scorso anno l'export italiano era salito a quasi 302 miliardi di euro (301,826) dai 295,7 dell'anno precedente. Crescita già presente negli 11 mesi e arrotondata a dicembre, che ha visto un export extra-Ue in progresso del 3,9%. Se il quadro in Europa è più complesso, con valori che arretrano per effetto in particolare del rallentamento tedesco, nostro primo mercato di sbocco, nei mercati più remoti la situazione è più variegata, con aree in forte crescita in grado di compensare i non pochi rallentamenti segnalati altrove. Guardando alle principale aree, infatti, sia Stati Uniti (-3,6%) che soprattutto Cina (-20%) vedono una riduzione degli acquisti, così come in lieve calo sono i dati verso la Svizzera (hub verso cui pesa il momento no del lusso). Su questo è intervenuto Matteo Zoppas - presidente ICE - Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane.

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  • Il cda di Mediobanca respinge l'offerta di Mps: valore distrutto e interessi contrastanti
    Jan 28 2025

    Il sistema bancario italiano è in fermento. Dopo il tentativo di Unicredit di acquisire Commerzbank e Banco Bpm e quello di Banca Ifis di rilevare Illimity, ora è Monte dei Paschi di Siena a lanciare un offerta su Mediobanca. Il brutto anatroccolo vuole comprarsi la più blasonata delle banche italiane. La potenziale fusione di Mps-Mediobanca, rispetto alle altre operazioni, però, ha un carattere più strategico. Infatti, il gruppo senese è sostanzialmente una banca commerciale, mentre Mediobanca è una banca private e un investment-bank, con una ingombrante partecipazione: Assicurazioni Generali.

    Fatto sta che oggi si è tenuto il cda di Mediobanca e Piazzetta Cuccia ha risposto stizzita ricordando anche gli interessi incrociati dei due protagonisti dell'operazione: Caltagirone e Delfin. Il cda «rigetta» l offerta pubblica di scambio «non concordata» di Mps, ritenuta «fortemente distruttiva di valore». Lo si legge in una nota dell istituto guidato da Alberto Nagel. «L Offerta non è stata concordata ed è da ritenersi ostile e contraria agli interessi di Mediobanca». Facciamo chiarezza con Luca Davi, Il Sole 24 Ore.

    Deepseek, momento Sputnik cinese o caos programmato?

    Un'intelligenza artificiale low cost di pechino nella giornata di ieri ha fatto crollare il Nasdaq e innescato un piccolo terremoto nel settore hi tech negli USA nella giornata di ieri. 1000 miliardi bruciati in un giorno. Su8lla scia dei risultati sorprendenti dell'app Deepseek, il colosso dei microchip Nvidia ha perso oltre il 17% in Borsa. In rosso sono finiti a Wall Street Broadcom (-16%), Microsoft (-4%), Micron (-8%) e Advanced Micro Devices (-5%). Sotto pressione Constellation Energy (-12%) e Vistra (-19%), impegnati in progetti energetici per IA. Al contrario, le aziende cinesi collegate a DeepSeek, tra cui Zhejiang Orient Holdings e Zhuhai Huajin Capital, sono salite del 10%. L'app cinese potrebbe rappresentare il momento Sputnik dell'intelligenza artificiale. Questa start up cinese, nata come spin off del fondo di investimento High-Flyer, ha rilasciato un chatbot che ha messo in discussione la leadership occidentale (o meglio, americana) nel settore dell'AI, sgretolando certezze su una presunta superiorità tecnologica che ora potrebbe essere più difficile da dimostrare. Cerchiamo di capirne di più con l'intervento di Biagio Simonetta, Il Sole 24 Ore e Nicola Gatti, professore ordinario in ingegneria informatica del politecnico di Milano e direttore del centro di ateneo per la ricerca e innovazione in intelligenza artificiale.

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  • Mps, affondo su Mediobanca
    Jan 24 2025

    Mps spariglia le carte del risiko bancario e lancia a sorpresa un offerta pubblica di scambio totalitaria su Mediobanca. L offerta pubblica di scambio annunciata da Mps su Mediobanca valuta Piazzetta Cuccia 13,3 miliardi di euro e offre un premio del 5,03% sul prezzo di chiusura di Borsa di ieri. Mps, si legge in una nota, offre 23 azioni per ogni 10 azioni Mediobanca portate in adesione.
    Secondo fonti finanziare consultate da Radiocor l Ops lanciata da Mps su Mediobanca non è stata concordata con i vertici di Piazzetta Cuccia, che probabilmente la considereranno ostile. Le prime valutazioni formali, in ogni caso, saranno effettuate dal cda che si riunirà nei prossimi giorni, quasi certamente all inizio della prossima settimana. In una nota di Siena viene sottolineato come dall unione tra Mps e Mediobanca «nasce un nuovo campione nazionale nel settore bancario italiano, che si posiziona al terzo posto nei segmenti chiave, con una forte complementarità di prodotti e servizi e caratterizzato da un business mix altamente diversificato e resiliente, con rilevanti sinergie industriali». Il nuovo gruppo «proteggerà e favorirà lo sviluppo dei due già forti brand Mps e Mediobanca, preservandone il posizionamento e le competenze uniche e consentendo alle famiglie e alle imprese italiane di accedere a una piattaforma di servizi bancari più ampia e integrata». L'obiettivo dell'Ops di Mps su Mediobanca è di «acquisire l'intero capitale sociale dell'emittente e conseguire la revoca delle azioni Mediobanca dalla quotazione su Euronext Milan». Piazzetta Cuccia, infatti, ritiene che «il delisting favorisca gli obiettivi di integrazione, creazione di sinergie e crescita tra Mps e Mediobanca».
    L ad Lovaglio aveva prospettato al Mef, primo azionista dell istituto, l operazione su Mediobanca già alla fine del 2022. E lo stesso Lovaglio a rivelarlo: «Il 16 dicembre 2022, dopo aver completato l aumento di capitale da 2,5 miliardi (cui partecipò anche il Mef, ndr) incontrai il ministro dell economia (Giorgetti. ndr) e presentai 3 opzioni: continuare da soli, fare un operazione fra pari e un operazione con Mediobanca. Ora - ha concluso - è giunto il momento.
    Un accordo per Mediobanca potrebbe rappresentare un ulteriore sviluppo nel consolidamento del settore finanziario italiano. Banco BPM ha lanciato in novembre un'offerta per Anima Holding, mentre Unicredit ha puntato su Banco BPM e la tedesca Commerzbank.
    Luca Davi, Il Sole 24 Ore

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  • Usa nuova isola felice del motore termico?
    Jan 23 2025

    "Revocherò il mandato sulle elettriche, i cittadini americani potranno finalmente comprare l auto che vogliono. E questo ci permetterà di salvaguardare l industria dell automobile e i suoi grandi lavoratori". Così Donald Trump nel suo discorso dopo il giuramento lo scorso 20 gennaio. Dichiarazione a cui ha fatto seguito la decisione di Donald Trump di sospende più di 300 miliardi di dollari di fondi per le infrastrutture verdi che erano stati stanziati dall'amministrazione Biden. "Tutte le agenzie devono immediatamente sospendere l'uso dei fondi", si legge in una disposizione della Casa Bianca.
    Non può sorprendere quindi l'annuncio di questa notte di Stellantis di investire negli Usa. "Sotto la leadership del presidente Trump, Stellantis sta portando 1.500 posti di lavoro in Illinois, riaprendo Belvidere, e investendo a Detroit, in Ohio e in Indiana. La rinascita manifatturiera americana è qui. Benvenuti nell'età dell'oro". Lo afferma la Casa Bianca su X.
    Il commento di Paolo Bricco, Il Sole 24 Ore, a Focus Economia.

    Il mercato USA dell'export alimentare italiano a 7,8 miliardi

    Il mercato statunitense dell'export alimentare italiano dovrebbe toccare, a consuntivo 2024, una quota pari a 7,8 miliardi, secondo una stima del Centro Studi di Federalimentare.
    "Il problema dei dazi potremo porcelo quando le parole del Presidente Trump troveranno una loro concretezza attraverso atti politici che come sistema Paese potremo analizzare e valutare", afferma il presidente di Federalimentare, Paolo Mascarino in un commento all'ANSA sottolineando che "come industria alimentare siamo focalizzati a rendere strutturali le ottime performance di questi mesi" alla luce degli ottimi dati sull'export registrati nei primi 10 mesi del 2024, certificati dal Centro studi di Federalimentare.
    È intervenuto ai microfoni di Sebastiano Barisoni Luigi Scordamaglia, amministratore Delegato di Filiera Italia.

    Tagli all'autotrasporto inaccettabili, UNATRAS verso una vertenza

    La commissione Finanze approva il riallineamento tra 1 e 2 centesimi delle accise sul gasolio. L'approvazione del provvedimento rappresenta il primo passo verso l'attuazione del Piano strutturale di bilancio 2025-2029, in cui il governo suggerisce l allineamento delle aliquote delle accise per diesel e benzina come soluzione per stabilizzare gli obiettivi di riduzione del carico fiscale.
    UNATRAS (Unione nazionale delle associazioni dell'autotrasporto merci) ha espresso forte disappunto per la decisione del Governo di ridurre unilateralmente i fondi destinati al settore dell'autotrasporto, considerandola una violazione degli accordi precedentemente sottoscritti. È evidente che tali intese prevedevano un certo livello di finanziamento o supporto al settore. La riduzione di questi fondi, senza previa consultazione con le associazioni di categoria, è percepita come una scelta unilaterale che mina la fiducia e la collaborazione tra il Governo e gli operatori dell'autotrasporto.
    Ecco cos'ha detto Paolo Uggè, presidente UNATRAS.

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  • Lagarde a Davos: "la Ue deve prepararsi ai dazi Usa"
    Jan 22 2025

    Le decisioni della nuova amministrazione Trump potrebbe avere effetti anche sulle decisioni delle banche centrali. I mercati si interrogano infatti sugli effetti di una possibile Trump-flazione dovuta alle guerre commerciali scatenate dai dazi.
    La minaccia di nuovi dazi all'Unione europea da parte di Trump "non mi sorprende" e "qui in Europa dobbiamo prepararci e sapere come rispondere". Lo ha detto la presidente della Bce in alla Cnbc a margine del Forum economico mondiale di Davos. Alla domanda se l'Ue abbia la forza per assorbire l'impatto di nuove barriere commerciali, Lagarde ha risposto che i Paesi Ue hanno un ampio potenziale da sfruttare sviluppando ulteriormente il mercato interno.
    Intanto una ripresa dell'inflazione negli Stati Uniti, da molti anticipata in risposta alle politiche attese dall'amministrazione Usa, non preoccupa la Bce. Approfondiamo il tema con Franco Bruni, presidente dell'Ispi e professore emerito del dipartimento di Economia dell'Università Bocconi.

    Snam lancia piano da 12,4 miliardi al 2029

    Snam conferma le stime sul 2024 e alza l asticella per il 2025. L utile netto 2024 è previsto a circa 1,23 miliardi, che saliranno a 1,35 nel 2025. Stessa dinamica per il margine operativo lordo, in crescita d 2,75 a 2,85 miliardi e per i ricavi regolati (Rab), in progresso da 23,8 a 25,8 miliardi. Previsto in crescita anche l indebitamento finanziario netto da 16,5 a 18,6 miliardi circa. Snam prevede di effettuare investimenti per 12,4 miliardi di euro nel periodo 2025-2029, che salgono a 13,4 miliardi contando gli investimenti pubblici. Lo si legge in una nota in cui viene indicato che nel corso del periodo l attività regolata crescerà del 6,4% annuo, il margine operativo lordo del 5% annuo, l utile netto del 4,5% annuo e il dividendo del 4% annuo. Rispetto al precedente piano 2023-2027 gli investimenti sono cresciuti di 900 milioni di euro. Approfondiamo il tema con Stefano Venier, amministratore delegato di SNAM.

    L'ombra di Trump sul World Economic Forum

    Qualunque cosa dica, quando giovedì 23 gennaio si affaccerà sul palco di Davos, Donald Trump può star sicuro di aver già lasciato il segno sul World Economic Forum. Come del resto aveva fatto nel 2018, quando nel primo giorno dei lavori, sparò il primo colpo della guerra commerciale con la Cina, annunciando dazi sulle importazioni di pannelli solari, in nome della dottrina America First. L effetto del discorso di inaugurazione è ancora vivo e domina nei corridoi, nei panel, negli interventi di politici ed economisti.
    L'atmosfera al Wef è a metà strada fra la confusione, l eccitazione e l impressione di vedere il solito Trump. Partirà da «posizioni massimaliste», per poi negoziare? Abbiamo approfondito la questione con Alessandro Plateroti, Direttore Newsmondo.it

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  • Il cda di Generali approva l'operazione con Natixis
    Jan 21 2025

    Generali e Natixis (gruppo Bpce) hanno sottoscritto un memorandum of understanding non vincolante per far nascere un colosso europeo dell'asset management con masse gestite per 1,9 miliardi e ricavi per 4,1 miliardi. Lo si legge in una nota in cui viene indicato che l'alleanza sarà paritetica con un accordo valido 15 anni. L'intesa prevede la creazione di una società, una joint venture, "controllata in modo condiviso dalle due istituzioni finanziarie - ciascuna con una quota del 50% - e opererebbe sotto una struttura di governance congiunta, secondo equilibrati criteri di rappresentanza e controllo".
    Il closing, sottoposto a tutte le necessarie autorizzazioni, è previsto per l'inizio del 2026. Generali e Bpce "manterrebbero il pieno controllo sulle decisioni di asset allocation dei rispettivi asset" e per questo "la Joint Venture beneficerebbe di un ampio e significativo contributo di capitale assicurativo a lungo termine" e "al contempo offrirebbe a BPCE e a Generali interessanti opportunità di investimento del proprio capitale e avvio di nuove strategie". "In linea con il suo approccio di investimento, Generali si impegnerebbe ad allocare 15 miliardi di euro di capitale di avviamento e di accelerazione alle società affiliate parte della piattaforma congiunta nei prossimi cinque anni, migliorando la capacità di sviluppare nuove strategie di investimento e contribuendo all'ulteriore espansione delle competenze e dell'offerta di prodotti". La società controllante, a capo delle attività combinate, "verrebbe costituita ad Amsterdam, nei Paesi Bassi, mentre Francia, Italia e Stati Uniti rimarrebbero gli hub operativi della nuova società, continuando a gestire direttamente le attività di business". Approfondiamo il tema con: Laura Galvagni, Il Sole 24 Ore

    A Davos si riflette sull'effetto Trump

    A Davos è iniziato ieri il Forum economico mondiale. Il 55° meeting annuale della fondazione si svolgerà fino a venerdì. In tutto, più di sessanta capi di Stato e di Governo sono attesi all'evento. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha aperto oggi i lavori. Presenti oggi anche il vice-primo ministro cinese Ding Xuexiang, il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky . Attesi nei prossimi giorni il presidente argentino Javier Milei e il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez.
    Durante la giornata al centro delle discussioni l'impatto delle politiche della nuova amministrazione Trump. Sono le due linee di pensiero emerse al Forum economico mondiale all'indomani dell'Inauguration Day, con alcuni fra gli studiosi più in vista del mondo che hanno dato giudizi variegati sulle prime dichiarazioni di Trump su dazi, guerre, Cina, annessioni territoriali e riconquista di Panama. Da una parte: Stati Uniti diretti verso l'oligarchia, un sistema che, dopo che il lancio di un crypto asset prima dell'insediamento di Trump, verrebbe chiamato "cleptocrazia, una repubblica delle banane" se accadesse in un altro Paese secondo Ian Bremmer. Dall'altra: una presidenza Trump pronta a trainare il mondo verso il futuro grazie alla rivoluzione tech, superando il vecchio ordine mondiale e le sue regole. Su questo sentiamo il parere di: Gianluca Di Donfrancesco, il Sole 24 Ore e con Riccardo Monti, Imprenditore e tra i suoi incarichi Presidente del Gruppo Triboo

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