• Il libro della settimana: "L'anniversario" di Andrea Bajani (Feltrinelli)
    Feb 10 2025

    Il libro della settimana: "L'anniversario" di Andrea Bajani (Feltrinelli)

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  • Alessandro Bertante e Giuseppe Antonelli
    Mar 8 2025

    "E tutti danzarono" di Alessandro Bertante e "Il mago delle parole" di Giuseppe Antonelli.

    "E' una visione impressionante, ogni metro quadrato del parco è occupato da un ragazzo che balla, ma non sente più nemmeno la musica. Balla e basta come se fosse solo l'unica persona rimasta al mondo". E' una delle scene del romanzo "E tutti danzarono" di Alessandro Bertante (La nave di Teseo). Il protagonista è un uomo di 50 anni, Ivan Boscolo, docente universitario. E' ipocondriaco e ansioso, "Ivan -si legge- è un uomo che non si fida del suo corpo", è disilluso e non ha fiducia nel futuro. Siamo a Milano durante una torrida estate in cui l'aria condizionata può essere accesa solo per due ore al giorno. Il sindaco ha organizzato un rave di tre giorni nei parchi attirando in città centinaia di migliaia di giovani. La situazione, però, sfugge di mano: ragazze e ragazzi cadono a terra sfiniti dal ballo, gli ospedali sono al collasso, ci sono saccheggi, violenze e stupri. In questo contesto allucinante Ivan gira per la città alla ricerca della figlia adolescente che sta partecipando al rave.

    "La grammatica è glamour, la grammatica è l'arte di incantare con le parole". La pensa così il professore di italiano protagonista di "Il mago delle parole" (Einaudi) di Giuseppe Antonelli, linguista, ordinario di storia della lingua italiana a Pavia e anche volto noto della tv perché ospite fisso del programma "Splendida cornice" con Geppi Cucciari. Si tratta di un saggio narrativo, un modo per conoscere tanti aspetti della lingua italiana attraverso una storia di fiction. Il protagonista è un professore che compie in classe una vera e propria rivoluzione: non insegna la grammatica in modo tradizionale, ma gioca con le parole, racconta aneddoti, coinvolge gli studenti talvolta anche spiazzandoli. Ed è proprio uno di questi studenti a narrare la storia e a decidere poi di fondare l'Accademia di arte grammatica, per poter continuare a giocare con le parole insieme ai suoi compagni di classe così come ha insegnato il professore.

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  • "Ti ricordi di Sarah Leroy?" di Marie Vareille e "Il segno del comando" di Loredana Lipperini
    Mar 1 2025

    "Ti ricordi di Sarah Leroy?" è un romanzo che ha avuto un grande successo in Francia, scritto da Marie Vareille (Rizzoli - traduz. Sara Arena). Tutto gira intorno a un mistero, ossia la scomparsa di un'adolescente, Sarah, avvenuta nel settembre del 2001. La sua storia viene raccontata da una narratrice che preferisce restare anonima e che ripercorre le vicende dal '92 in poi. Innanzitutto l'incontro fra Sara e Angelique da bambine in un cimitero al funerale della mamma di Sarah. Poi c'è la loro amicizia, solida e simbiotica, i rapporti di Sarh con la matrigna e i figli di lei. Ma improvvisamente qualcosa spezza il legame fra le due adolescenti e poco tempo dopo Sarah scompare. A distanza di vent'anni Funny, sorella di Angelique, ormai giornalista in carriera, torna nella cittadina per fare un reportage sul quel caso di cronaca. Insieme alla figliastra cercherà di capire cosa era accaduto a Sarah e se chi è finito in carcere è veramente colpevole. Una storia fatta di bugie, omissioni e patti segreti.

    Nella seconda parte parliamo di "Il segno del comando" (Rai Libri) di Loredana Lipperini. Un romanzo che trae spunto dall'omonimo sceneggiato in andato in onda nel 1971, un romanzo gotico in cui ci sono misteri, atmosfere inquietanti, elementi sovrannaturali, luoghi e oggetti simbolici. Il protagonista è un inglese, Edward Forster, professore a Cambridge, massimo esperto del poeta Byron. Viene in Italia per tenere una conferenza British Counsil di Roma, ma viene anche perché ha ricevuto uno strano invito da tale Marco Tagliaferri che lui non conosce. A Roma il professor Forster incontra una donna affascinante ed enigmatica, Lucia, e si trova coinvolto in una serie di vicende insolite che mettono in dubbio la sua razionalità. Del resto, come dice lo stesso Forster, "Roma è una città di fantasmi".

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  • "Di spalle a questo mondo" di Wanda Marasco e "Le sorelle di Lisistrata" di Federico Baccomo
    Feb 22 2025

    La follia e i deliri che hanno caratterizzato gli ultimi anni di vita di Ferdinando Palasciano, medico vissuto alla fine dell'800, sono al centro del romanzo "Di spalle a questo mondo" (Neri Pozza) di Wanda Marasco. Con una prosa lirica, un lessico ricercato e uno stile immaginifico, l'autrice racconta in un mix di realtà e fantasia la vita di Palasciano, una vita ossessionata dall'idea della cura: voleva curare tutti anche i poveri e i nemici in guerra (cosa che fece e per la quale fu condannato a morte ricevendo poi la grazia dal Re). Il racconto parte il 2 novembre del 1887 quando, dopo l'ennesimo delirio, la moglie Olga fece internare Ferdinando. Nel romanzo si intrecciano così la narrazione del dolore mentale e il racconto del passato sia di Ferdinando che di Olga, arrivata a Napoli dalla Russia dove aveva vissuto un'infanzia durissima con la madre affetta da disturbi psichici.

    Nella seconda parte parliamo di "Le sorelle di Lisistrata" (Mondadori), nuovo romanzo di Federico Baccomo che aveva esordito nel 2009 con "Studio illegale" diventato anche un film. L'ironia è da sempre una caratteristica che contraddistingue il lavoro di Baccomo (è anche sceneggiatore di Call My Agent Italia), ma in questo romanzo cede quasi subito il passo al sarcasmo e rapidamente quella che sembra essere una commedia pungente scivola nel dramma e diventa tragedia. L'autore immagina un'Italia in cui il Parlamento approva una legge che rende illegale l'interruzione volontaria di gravidanza. Una giovane deputata dell'opposizione, Gaia Zavattini, lancia sui social una provocazione: ipotizza uno sciopero del sesso come aveva fatto Lisistrata, personaggio di una commedia di Aristofane, per costringere gli uomini, ateniesi e spartani, a interrompere la guerra. In questo caso la protesta è per far cancellare questa legge. Da qui una spirale di eventi che portano al dramma. Un romanzo che fa un'analisi spietata della società patriarcale, una feroce disamina dei meccanismi dei social, delle ipocrisie dei politici, della manipolazione della comunicazione.

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  • "Malbianco" di Mario Desiati e "La prima regina" di Alessandra Selmi
    Feb 15 2025

    "Malbianco" (Einaudi) è il nuovo romanzo di Mario Desiati, premio Strega nel 2022 con "Spatriati". Anche in questo caso c'è il tema delle origini, non tanto però quelle geografiche, piuttosto quelle del sangue, i legami familiari. La voce narrante è quella di un uomo, Marco Petrovici, che lascia Berlino dopo averci vissuto per qualche anno. Ha iniziato a svenire e ad avere attacchi di panico e torna dai genitori a Taranto. E' l'occasione per ricostruire il passato della sua famiglia, una storia tramandata con tante omissioni e punti di vista discordanti. Attraverso qualche ricerca, guidato anche dal diario di uno zio ormai scomparso, ricostruisce le vicende del nonno Demetrio e di suo fratello Pepin andati in guerra, ma tornati solo nel '47. Che cosa avevano fatto in quei due anni? E perché i genitori evitano le sue domande? Marco Petrovici decide di indagare la storia della sua famiglia e lo fa con un tempo lento: non è una detective story, quanto piuttosto un viaggio nella memoria familiare.

    Nella seconda parte parliamo di "La prima regina" (Nord), il nuovo romanzo di Alessandra Selmi, autrice fra l'altro di "Al di qua del fiume" in cui ricostruiva in un mix di fatti reali e finzione la storia della famiglia imprenditoriale Crespi che aveva dato vita a un villaggio industriale alla fine dell'Ottocento. Anche in questo romanzo siamo nell'Ottocento e la realtà si mescola alla fiction. Il personaggio reale è quello di Margherita, la prima regina d'Italia, moglie di Umberto, figlio di Vittorio Emanuele. Margherita è stata educata fin da piccola con l'idea che sarebbe diventata regina. Il matrimonio con Umberto non è dei più felici: lui è innamorato di un'altra donna e ha diverse amanti. Dall'altra parte seguiamo le vicende di Nina, personaggio di fantasia: è una ragazzina di famiglia povera, cresciuta dal fratello, che diventa una delle cameriere di Palazzo Reale e di Margherita. Due storie che si sfiorano, due vite schiacciate da un destino segnato perché quella di Margherita è una vita che subisce gli obblighi di corte, quella di Nina è una vita provata dalla povertà. Ma in entrambe le donne c'è un desiderio di affermazione o addirittura di riscatto.

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  • "L'anniversario" di Andrea Bajani e "Il tatuatore innamorato" di Fulvio Ervas
    Feb 8 2025

    Un romanzo doloroso e potente sulle relazioni familiari. Una famiglia in cui la scena è monopolizzata dal padre, un uomo che esercita potere e violenza, soprattutto psicologica talvolta anche fisica, ma lo sguardo del figlio (l'io narrante) è tutto sulla madre, sul suo essere invisibile, sul suo esistere solo in funzione del marito, sul suo sottrarsi alle dinamiche familiari e sul suo sottrarsi alla vita. Tutto questo viene raccontato nel romanzo "L'anniversario" (Feltrinelli) scritto da Andrea Bajani, autore tra l'altro de "Il libro delle case" finalista ai premi Strega e Campiello nel 2021. Bajani usa uno stile misurato, una scrittura composta per narrare il dolore di un figlio che ha scelto di non vedere più i suoi genitori. Ma si possono abbandonare il padre e la madre? A distanza di dieci anni da quella cesura, un figlio decide di raccontare la sua famiglia attraverso la forma del romanzo.

    Nella seconda parte parliamo dell'ispettore Stucky, personaggio seriale di alcuni romanzi di Fulvio Ervas pubblicati da Marcos Y Marcos, che hanno ispirato una serie tv della Rai con Giuseppe Battiston. Come personaggio letterario Stucky era comparso per la prima volta nel 2006 in "Commesse di Treviso", scritto da Ervas insieme alla sorella Luisa Carnielli; poi sono seguiti altri romanzi come "Finché c'è prosecco c'è speranza" da cui è stato tratto un film e libri senza il personaggio Stucky, come "Se ti abbraccio non aver paura", grande successo nel 2012. Il nuovo romanzo con l'ispettore Stucky si intitola "Il tatuatore innamorato" (Marcos Y Marcos): l'ispettore, che opera a Treviso, deve indagare sull'omicidio di un tatuatore trovato morto nel suo negozio con un grosso chiodo conficcato nel cuore. L'uomo, che ha la parte destra del corpo completamente tatuata, era stato a cena poco prima con alcuni ex compagni di scuola. E' inevitabile, quindi, che le indagini partano da loro, ma anche dai clienti del tatuatore.

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  • "Qualcuno di noi" di Pietro Grossi e "La torre d'avorio" di Paola Barbato
    Feb 1 2025

    Un romanzo denso, denso di accadimenti e di personaggi, ma anche denso di riflessioni sul sé, sul male, le ombre e la scrittura. Un romanzo denso a partire dalla voce narrante che usa la prima persona plurale, il noi, che contiene una moltitudine. Parliamo di "Qualcuno di noi" di Pietro Grossi (Mondadori). Lo scrittore gioca con la sua biografia e le sue memorie consegnando al lettore il racconto di una vita fatta di estremi (le droghe), di attrazione per la violenza e per le ombre, una vita fatta anche di menzogne, di immaginazione e di amore per la scrittura. Già a nove anni il protagonista racconta bugie e bullizza i compagni. Da ragazzo aggredisce un coetaneo colpendolo alla testa con un lucchetto, un episodio destinato a segnare tutta la sua vita. Un libro in cui l'autore mette a nudo le luci e le ombre, le tante ombre, della sua vita che diventa romanzo.

    Nella seconda parte parliamo del thriller psicologico "La torre d'avorio" (Neri Pozza) di Paola Barbato. Al centro c'è Mara, affetta dalla "sindrome di Münchausen per procura", un disturbo che spinge un soggetto a provocare danni fisici a persone alle quali vuole bene, soprattutto i figli, per ricevere dagli altri compassione. La donna ha passato tredici anni in una Rems, quelli che un tempo venivano chiamati ospedali psichiatrici giudiziari: aveva avvelenato con la digitossina il marito e i due figli piccoli, tutti miracolosamente sopravvissuti. Da alcuni anni la donna vive in un appartamento pieno di scatole (la torre d'avorio) dal quale esce il meno possibile. Tutto cambia quando scopre che l'uomo che abita nell'appartamento sopra al suo è stato ucciso, proprio con la digitossina. Essendo la principale indiziata, scappa. Ma chi ha ucciso quest'uomo e soprattutto perché si vuole spingere la polizia a sospettare di Mara?

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  • "L'ultimo conclave" di Glenn Cooper e "E se non partissi anch'io" di Lia Levi
    Jan 25 2025

    Gli intrighi vaticani sono nuovamente al centro di un giallo di Glenn Cooper, scrittore americano autore fra l'altro della famosa trilogia della Biblioteca dei morti e della serie con protagonista Cal Donovan, docente universitario di storia delle religioni soprannominato "L'uomo che sussurrava ai papi" per la sua amicizia con Celestino VI e Giovanni XXIV (anche questi personaggi di fantasia). In "L'ultimo conclave" (Nord - traduz. Barbara Ronca) Papa Giovanni XXIV viene trovato morto nel suo letto. Si organizza ovviamente il conclave per l'elezione del nuovo pontefice, ma con il passare delle ore non c'è alcuna fumata, né bianca né nera. Viene rotto il sigillo della Cappella Sistina dove i cardinali elettori sono riuniti e si scopre che non c'è più nessuno: i porporati sono scomparsi. A supportare le indagini c'è Elisabetta Celestino, una suora nominata segretaria di Stato proprio dal papa che è appena morto ed è la prima donna a ricoprire quell'incarico. Insieme a lei c'è Cal Donovan, arrivato dagli Stati Uniti, da sempre innamorato di Elisabetta.

    Nella seconda parte parliamo di "E se non partissi anch'io" di Lia Levi (e/o), un romanzo di formazione ambientato a Roma negli anni Dieci del Novecento. La protagonista è Ida, una quindicenne di famiglia ebrea. Il padre, Benedetto, è un uomo aperto e progressista che ama i libri, mentre la madre, Rosina, è conservatrice e critica chi si batte per fare ottenere il diritto di voto alle donne. È proprio grazie al padre che Ida può frequentare una scuola mista, frequentata cioè da ragazzi e da ragazze: qui incontra Vanessa e Andrea che diventano poi i suoi compagni di studio, ma anche i suoi compagni di crescita. Grazie a loro, ma soprattutto grazie alla famiglia di Vanessa (la madre è un'attivista politica e una femminista) cercherà la sua strada, la sua identità, sempre un po' divisa fra modernità e tradizione.

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