
La lunga strada di sabbia con Pier Paolo Pasolini
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Narrated by:
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Giuseppe Cocco
About this listen
INDICE PODCAST Capitoli
Liguria dal Confine al Golfo dei Poeti - Dalla Toscana della Versilia al Lazio - Da Ostia a Napoli - Da Napoli a Vallo Lucano e Maratea - Da Villa San Giovanni a Siracusa e Pachino - Da Reggio Calabria a Taranto e la costa pugliese fino al Gargano - L’Abruzzo e le Marche da Francavilla a Senigallia - L’Emilia Romagna da Rimini a Porto Corsini verso Chioggia - Da Venezia a Trieste
È l'estate 1959, per la rivista Successo, Pier Paolo Pasolini percorre la costa italiana da Ventimiglia a Trieste, da confinare un confine - da Nord a Sud e di nuovo a Nord - alle volanti di una Fiat 1100 per realizzare "La lunga strada di sabbia" un ampio racconto dell'Italia tra cambiamento e tradizione, vacanza borghese e residui di un dopoguerra difficile.
Un documento unico per tornare a conoscere l'arte di un grande scrittore e intellettuale e riscoprire il forte legame che l'univa al nostro paese.
Appunti, impressioni, pensieri, impressioni, simili ad istantanee fotografiche ad una sceneggiatura, carrellate ed inquadrature di un film.
A occhio al paesaggio e a uno all'umanità che li vive e l'invade, attori in scena di cui coglie il contrasto tra eccessi di volgarità di alcuni, sempre attirato, da esteta, da giovani "ninfette" adolescenti, a causa delle quali iniziano e terminano il viaggio ligure.
«Confina, giugno.
Sulla Francia e l'Italia, scende il sole.
Un mucchio di rocce e cespi, unico un mucchio di terra, con picchi, insenature, crespe.
Laggiù c'è la villa di Cory, una piccola villa gialla, con intorno un folto giardino.
Del vapore rosa, che fuma a colonne dall'alto, fonde ancora di più questo blocco di costa».
Un brivido profetico prende il lettore di oggi alla pagina dedicata al litorale romano, dove il poeta sarà assassinato quasi 40 anni fa: «Arrivo a Ostia sotto un temporale blu come la morte. L'acqua svapora, tra tuoni e fulmini.
I villeggianti sono stretti nei bar, sotto i capanni, con la coda tra le gambe.
Gli stabilimenti, vuoti, paiono immensi».
Giuseppe Cocco © 2021 All rights reserved-
Aug 20 202122 mins
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