
Mizar: il progetto inclusivo tra stelle, natura e relazioni autentiche
Failed to add items
Add to Cart failed.
Add to Wish List failed.
Remove from wishlist failed.
Adding to library failed
Follow podcast failed
Unfollow podcast failed
-
Narrated by:
-
By:
About this listen
Martina Balloi, coordinatrice del progetto Mizar, ha raccontato ai microfoni di Unica Radio un’esperienza capace di unire giovani con e senza disabilità visiva in un percorso di crescita autentica. Il progetto, nato in Sardegna grazie all’associazione Punti di Vista, è stato finanziato con i fondi dell’otto per mille della Chiesa Valdese e ha coinvolto partner come l’Osservatorio Astronomico di Cagliari e realtà impegnate nella divulgazione inclusiva.
La seconda edizione di Mizar è nata da un desiderio espresso direttamente dai ragazzi che avevano partecipato alla prima: allargare il gruppo, viaggiare, incontrare nuove persone e vivere nuove esperienze inclusive. Grazie al sostegno della Chiesa Valdese e alla rete di relazioni costruita sul territorio e oltre i confini regionali, il progetto ha potuto espandersi, coinvolgendo nuove città e nuovi osservatori, tra cui quello di Medicina.
La forza dell’ascolto attivo, la guida dei ragazzi e la rete di collaborazioniUno degli elementi più innovativi di questa edizione è stato il ruolo attivo dei partecipanti della prima edizione nella formazione dei nuovi arrivati. I ragazzi hanno condotto direttamente gli incontri introduttivi, spiegando tecniche di accompagnamento e condivisione delle esperienze. Questo approccio ha rafforzato l’autonomia personale e la consapevolezza, trasformando Mizar in una vera palestra relazionale.
Il viaggio a Bologna ha rappresentato un punto di svolta: vivere giornate intere insieme, condividere spazi e tempi, ha permesso ai partecipanti di approfondire le relazioni, superare timori e creare legami profondi. Le amicizie nate, i racconti condivisi, l’aiuto reciproco sono diventati testimonianza concreta di come l’inclusione sociale possa essere reale e quotidiana.
Educazione all’inclusione, formazione all’autonomia e centralità delle emozioni familiariMizar si distingue per l’attenzione alla scelta consapevole degli spazi e per l’impegno nella sensibilizzazione. L’inclusione non è un concetto astratto ma si realizza nella pratica: nelle attività in natura, nei laboratori, nell’uso dei mezzi pubblici, nella quotidianità condivisa. Anche le famiglie hanno partecipato attivamente, raccontando i cambiamenti osservati nei propri figli e contribuendo a costruire un clima accogliente e rispettoso.
Il progetto ha avuto anche un impatto formativo sui partecipanti vedenti, che oggi mostrano maggiore consapevolezza e attenzione verso le esigenze delle persone cieche o ipovedenti. La creazione di un gruppo WhatsApp inclusivo, una richiesta inizialmente ritenuta difficile, è ora diventata una consuetudine accettata e vissuta con naturalezza.
Guardando al futuro, Martina Balloi ha anticipato che la terza edizione di Mizar sarà costruita insieme ai ragazzi, come sempre. Al centro ci sarà il desiderio di esplorare nuovi ambienti naturali, continuare a promuovere la crescita personale e rafforzare le relazioni orizzontali, sempre all'insegna dell’ascolto e della co-progettazione.