Il corpo senza organi (tratto da: IL TOCCO SUPERNO. La via della sensualità multidimensionale, di Franco Santoro)
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Il corpo senza organi è un corpo privo di alcun limite, in totale unità con la realtà dell’esistenza. Sul versante opposto il corpo fisico, dominato dal funzionamento precario dei suoi organi interni, rappresenta l'identità separata intrappolata in un mondo predatorio. L'essere umano confonde in continuazione il corpo senza organi, con quello fisico provvisto di organi. Ogni tragedia personale e collettiva, così come ogni possibile conflitto, si fonda su questa confusione. Ciascun essere umano dispone di un corpo senza organi, ma attribuisce questo corpo alla realtà separata dei corpi con organi, per cui di fatto vive intrappolato nella realtà virtuale e meccanica fondata sull’organicità.
Osservando bene il funzionamento del corpo con organi si può notare che la sua struttura è organizzata in maniera meccanica, gerarchica e dittatoriale. Al di là delle sue copiose mistificazioni romantiche e religiose, si tratta di un regime fondato sulla schiavitù e il terrore.
Gli organi digestivi richiedono cibo in continuazione, per cui occorre lavorare per procurarselo. I residui del corpo organico necessitano di essere eliminati e gestiti pena il rischio di epidemie e infezioni. Bisogna proteggersi da circostanze ambientali dannose o da altri corpi con organi che possono aggredirti. Inoltre, da un momento all’altro, il funzionamento di un organo può venire meno e richiedere sforzi e dolori aggiuntivi, destinati a incentivarsi con il passare del tempo fino a conseguenze fatali inevitabili. Poi ci sono gli organi di riproduzione che esigono sesso per garantire la sopravvivenza della specie e per fornire allo stesso tempo un’evasione provvisoria dalle frustrazioni organiche della vita.
Il termine corpo senza organi, coniato dal drammaturgo Antonin Artaud, rappresenta l’elemento centrale del pensiero dei filosofi Gilles Deleuze e Félix Guattari. Al di là delle loro considerazioni la consapevolezza di questo corpo è un dato scontato sin dagli albori dello sciamanesimo. Del resto, una delle cerimonie d’iniziazione sciamanica più diffuse (e non necessariamente metaforica) comporta proprio lo smembramento o svuotamento degli organi interni del corpo.
Antonin Artaud si riferì al corpo senza organi dicendo: “Legatemi pure se volete, ma non c’è nulla di più inutile di un organo. Quando gli avrete fatto un corpo senza organi, l’avrete liberato di tutti i suoi automatismi e restituito alla sua vera libertà”.
Deleuze e Guattari descrivono il corpo senza organi da diverse prospettive e con un’ampia varietà di significati, per cui le loro posizioni sfuggono a qualunque possibilità di classificazione, appunto perché hanno una valenza multidimensionale.
In particolare, questi filosofi distinguono tra due sistemi organizzativi: gerarchici e rizomatici. Il primo sistema è autoritario, tipico della realtà consensuale, strutturato gerarchicamente e in modo verticale, lineare e unilaterale, come la conformazione di un albero genealogico. Questa struttura arborescente è caratterizzata da rigorosi elementi binari e si fonda sull’identificazione incessante di due polarità.
Il secondo è multidimensionale, in rapporto metaforico con il...