Radio AUT vive giorni di impegno frenetico, orribilmente indimenticabili. A livello nazionale partono i primi teoremi che riuniscono in un tutt’uno la complessità del movimento, appiattendolo nelle esigue minoranze armate; le prime sperimentazioni dei nuovi modelli repressivi con il PCI a gestire la repressione, passando dalla strategia della tensione a quella della repressione. A Cinisi e Terrasini la presenza nel territorio si moltiplica e così anche la qualità dell’impegno politico: il collettivo femminile/femminista porta avanti le sue inchieste su lavoro nero, aborto, divorzio; il collettivo antinucleare inizia una campagna di controinformazione e proposte alternative alla nuclearizzazione di massa; si prende posizione rispetto al sequestro Moro, seguendone le vicende; Peppino lancia la trasmissione di satira politica, o di fantapoltica, come la chiama lui, “Onda pazza”, che coniugata con i suoi volantini di denuncia serrata delle malefatte dell’amministrazione, collusa con la mafia, diventa uno schiaffo urticante contro i potenti del tempo, mentre il collettivo politico stila la programmazione per la campagna elettorale con Peppino capolista. E’ un momento di militanza che si focalizza soprattutto contro il potere mafioso inteso come multinazionale capace di condizionare tutta la sfera sociale, portandoci di conseguenza ad una rottura definitiva con la famiglia mentre la società ci additava come “folli”, con sguardi pesanti, carichi di avvertimento, con battute sarcastiche che nulla lasciavano presagire di buono. Una potenza tangibile dello sguardo con quella sua capacità di condizionare, di impressionare, di trasmettere pregiudizi, risentimenti, avvertimenti che altro non erano che espressione di ignoranza e di chiusura.
Testimonianza e voce narrante di Andrea Bartolotta.
Altre testimonianze di Gianpiero La Fata, Fanny Iacopelli, Graziella Iacopelli, Marcella Stagno, Benedetto Cavataio.
Spazio Donna è un frammento originale dell’epoca condotto da Fanny Vitale.
Frammenti di Onda Pazzasono ricavati dalle cassette originali con la voce di Giuseppe Impastato.
I volantini del collettivo femminista sono letti da Margherita Mongiovì.
Gli altri documenti sonori sono stati trovati in rete.