
#nomaturità2021. Il promotore della petizione Pimpini: "Di brividi ne abbiamo vissuti abbastanza in questo anno di pandemia"
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- Molte le settimane di lezioni in didattica a distanza a Pescara, così come in altre zone del Paese. Troppe per affrontare serenamente la maturità?
"Sì, ora siamo tornati a scuola al 50 per cento e sono contento. In presenza è tutta un'altra cosa, le lezioni si seguono meglio, i professori riescono a spiegare meglio e soprattutto quelli di matematica hanno più libertà di movimento. Inoltre ho rivisto i miei compagni. Però siamo in un periodo così difficile, in cui la maturità non può essere una priorità. In quarta facevamo solo due ore di lezioni in dad al giorno, abbiamo tralasciato gran parte del programma, come è successo in molte scuole d'Italia. E quest'anno stiamo correndo, saltando molti capitoli. Ritengo che sia opportuno annullare la maturità perché in un giorno si determina il voto di studenti che magari hanno studiato per cinque anni al meglio e al colloquio per l'ansia si dimenticano tutto quello che ha studiato".
- Quale alternativa proponete? Perché l'esame di Stato è un obbligo costituzionale.
"Non chiediamo la promozione assicurata, ma, come hanno fatto anche in Gran Bretagna e Francia, chiediamo di tenere in considerazione i giudizi dell'ultimo anno scolastico, come una sorta di pagella di fine anno. Perché i professori hanno avuto almeno un anno per capire se lo studente ha studiato con costanza. Se uno non ha studiato e prende 4, va bocciato. So che l'esame di Stato è previsto dalla Costituzione, che però non ne detta le modalità, quindi si può trovare un appiglio".
- Il 30 aprile scade il termine per l'assegnazione dell'elaborato agli studenti per la maturità. In attesa di capire come finirà, a che punto siete voi studenti con l'elaborato?
"C'è molta confusione. Vorrei farlo, ma neanche i professori sanno cosa bisogna fare. Ho chiesto chiarimenti ai docenti e alla preside ma non ho ottenuto risposte chiare. Sono i professori che devono darci l'argomento, ma io ancora non ho avuto nulla".
- L'esame di Stato viene considerato un appuntamento importante, un passaggio di crescita. Perché privarvi di questa tappa e di questo brivido?
"Leggo sui social i tanti commenti: 'Noi l'abbiamo fatta, perché voi no'. Ma bisogna considerare quello che abbiamo vissuto e che stiamo vivendo. Di brividi ne abbiamo vissuti abbastanza in questo anno di pandemia".
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