A conti fatti. La storia e la memoria dell'economia Podcast By Radio 24 cover art

A conti fatti. La storia e la memoria dell'economia

A conti fatti. La storia e la memoria dell'economia

By: Radio 24
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"A Conti fatti, la storia e la memoria dell'economia" è il programma di Radio 24 dedicato alla storia dell'economia che punta ad approfondire argomenti, temi, spunti e riflessioni offerti dall'attualità, da libri ed eventi connessi con l'economia per andare insieme indietro nel tempo, così da ricavare spunti utili a farci meglio comprendere i fenomeni complessi con i quali ci confrontiamo quotidianamente. La storia economica è da questo punto di vista uno strumento prezioso perché ci offre importanti chiavi interpretative di lettura e rilettura del passato anche recente. Ne abbiamo più mai bisogno in questa fase di profondi e repentini cambiamenti.

2008 Radio 24 Il Sole 24 ore
Politics & Government
Episodes
  • La finanziarizzazione dell'economia
    Jun 7 2025

    La grave crisi finanziaria che esplose nel 2008 negli Stati Uniti con il crollo di Lehman Brothers e i finanziamenti concessi con i mutui subprime, poi propagatisi a macchia d’olio per investire le economie e i conti pubblici di molti paesi, ha messo in luce i limiti di una globalizzazione mal governata anche per gli eccessi e il predominio incontrollato della finanza.

    Oggi la maggior parte degli investimenti finanziari non serve più a sostenere nuove imprese o prodotti, ma ad accrescere il valore di ciò che già esiste. Questo fenomeno, poco studiato e ancor meno compreso, è noto come finanziarizzazione, e ha trasformato il valore dei beni – per esempio gli immobili e le materie prime – da valore d’uso a valore di investimento.

    E ora, con l’aggressiva politica commerciale inaugurata da Donald Trump a suon di dazi, quali scenari vanno prefigurandosi? Ne parliamo prendendo spunto da un libro pubblicato da Longanesi dal titolo “Prima che tutto crolli, la finanziarizzazione cos’è e come sta sconvolgendo il mondo”. L’autore è Luciano Balbo, che è stato direttore generale di Finnova, la prima società di venture capital italiana, per poi fondare nel 1988 la prima società italiana di Private equity.

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  • L'Italia è davvero in declino?
    May 31 2025

    Nella storia recente del nostro Paese si sono registrate diverse revisioni da parte dell’Istat dei dati sul Prodotto interno lordo, che misura l’insieme dei beni e dei servizi prodotti ogni anno. La prima risale al 1987, che segnò il temporaneo sorpasso nei confronti del Regno Unito con una rivalutazione del Pil nominale di circa il 18% in seguito all’introduzione di stime dell’economia sommersa. La seconda è del 2014 che incrementò il Pil del 3,7% incorporando la stima dell’economia illegale. L’ultima revisione risale al settembre 2024, con un ritocco al rialzo del Pil dell’1,1% nel 2021. Revisione ampliata al 2% nel 2023 con evidenti riflessi sui conti pubblici. Ma che ruolo hanno queste revisioni statistiche per la nostra economia? Il tema è al centro di un articolo apparso nell’ultimo numero della rivista Il Mulino, dal titolo “Si può parlare di declino italiano?”, scritto dagli economisti Innocenzo Cipolletta e Sergio De Nardis. Ne emerge che ridimensionati i timori di scarsa produttività delle imprese italiane (in particolare per quanto attiene al settore manifatturiero) e le diagnosi di declino economico dell’Italia avanzate sulla base di dati provvisori che poi sono risultati corretti anche in maniera significativa. Alla luce dei nuovi dati - si legge nell’articolo - l’economia italiana appare più vicina, come comportamenti, agli altri grandi Paesi europei e non sembra rappresentare una reale anomalia. Ne parliamo con Innocenzo Cipolletta.

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  • "Senza distinzione di razza"
    May 24 2025

    In un contesto geopolitico contrassegnato dal ritorno di nazionalismi, da 56 guerre in corso, il numero più alto registrato dalla fine della seconda guerra mondiale, dal ritorno a chiusure e protezionismi come mostrano chiaramente le azioni messe in campo dagli Stati Uniti sotto la guida di Donald Trump, sotto forma di dazi e di lotta all’immigrazione, ricompaiono inquietanti alcuni fantasmi che si credevano confinati nel passato più buio della storia. Stiamo parlando del ritorno della razza, come colore della pelle e spesso come rivendicazione identitaria. Ne parliamo prendendo spunto da un libro pubblicato dal Mulino dal titolo “Il ritorno della razza”. L’autore è Andrea Graziosi, docente di storia contemporanea all’Università di Napoli Federico II

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