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Malala Yousafzai Nella valle di Swat, in Pakistan, dove le montagne si innalzano maestose e i fiumi scorrono veloci, viveva una ragazza di nome Malala. Fin da piccola, Malala aveva un sogno: voleva studiare, imparare, diventare una voce per chi non aveva il coraggio di parlare. Ma nella sua terra, il vento portava con sé una minaccia oscura: i talebani, che vietavano alle ragazze di andare a scuola e imponevano la paura con la violenza. Malala, però, non era una ragazza come le altre. A soli undici anni, iniziò a scrivere un blog sotto pseudonimo per la BBC, raccontando la vita sotto il regime talebano e la sua lotta per continuare a studiare. Le sue parole erano come semi di speranza, che attecchivano nel cuore di chi le leggeva. Ma i talebani non tolleravano chi osava sfidarli, e un giorno decisero di mettere a tacere Malala per sempre. Era il 9 ottobre 2012 quando Malala salì sull’autobus che la portava a scuola. All’improvviso, un uomo armato salì a bordo e chiese: “Chi è Malala?”. Poi sparò. Un proiettile la colpì alla testa, attraversandole il volto e il collo. Malala crollò, ma il suo spirito non si arrese. Fu trasportata d’urgenza in ospedale, dove i medici lottarono per salvarle la vita. Il mondo intero tratteneva il respiro, pregando per quella ragazza coraggiosa che aveva osato sfidare l’oscurità. Malala sopravvisse. E non solo sopravvisse: si rialzò più forte di prima. Dopo mesi di cure e riabilitazione, decise che la sua voce non sarebbe stata messa a tacere. Si trasferì in Inghilterra con la sua famiglia, ma il suo cuore rimase in Pakistan, con tutte le ragazze a cui era negato il diritto di studiare. Continuò a lottare, a parlare, a scrivere, diventando un simbolo globale per il diritto all’istruzione. Nel 2014, a soli 17 anni, Malala diventò la più giovane vincitrice del Premio Nobel per la Pace. La sua storia non era solo la storia di una ragazza che aveva sfidato i talebani, ma la storia di chi crede che un solo libro, una sola penna, una sola voce possano cambiare il mondo. Malala dimostrò che il coraggio non ha età e che la luce della conoscenza può vincere anche sulle tenebre più oscure.
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