Viaggio in Calabria con Alessandro Dumas

By: Giuseppe Cocco
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  • INDICE PODCAST - CapitoliLa Gabbia di ferro - Scilla - Il Profeta - Terenzio il Sarto - Pizzo - Maida - Bellini - Cosenza - Terremoti - RitornoMolti furono gli scrittori che subirono il fascino dell'antica terra di Calabria, pittoresca e romantica, che costituisce sempre fonte straordinaria di inesauribile di ispirazione.Ma quelli erano "viaggiatori" che avevano percorso quasi gli stessi itinerari obbligati, seguendo anche loro un iter misto marittimo-terrestre, protetti da guardie armate.The scritti and quasi sempre annotazioni and descrizioni precise dei luoghi visitati, pagine di diario dal tono talvolta rigoroso nel contesto della realtà osservata.Il Viaggio in Calabria di Alexandre Dumas (1802-1870) che l'autore svolge nell'autunno 1835 nella Compagnia del pittore Jadin, all'indomani del viaggio in Sicilia per seguire la missione dei 1000 di Garibaldi, costituisce invece una raccolta di sensazioni suscitate nell'immediatezza della visione oggettiva dei fatti e dei fenomeni percepiti, ma successivamente trasportate in un'atmosfera romantica attraverso stimolazioni suggestive elaborate in trasposizione fantastica. Il libro si offre al lettore con tutta la piacevolezza e la scorrevolezza di un romanzo di avventura in cui lo scrittore, talvolta, sembra quasi aver assimilato il piglio sfrontato e scanzonato di un guascone, tipico di alcuni personaggi dei suoi più celebri romanzi: «Nulla mi mette il corpo e l'anima a bell'agio come una risoluzione presa presa , sia esattamente contraria a quella che si contava prendere».L'autore è tollerante e spesso anche simpaticamente ironico nei confronti di una realtà sociale arretrata, ma anche affascinante per la tua spontaneità e anche perché inserita in un paesaggio fra i più belli che hanno mai visitato.Attraverso la lettura delle 146 pagine del racconto è possibile ripercorrere fantasticamente quel viaggio che Dumas, scrittore dallo spirito avventuroso e amante del bello del nuovo, effettuò in Calabria, in quei luoghi da cui più era attratto per la loro natura selvaggia ed Immacolata.Le varie esperienze, vissute in prima persona talvolta anche in situazioni di pericolo, sono narrate con aderenza alla realtà tramite immagini che presentano, a volte, una trasfigurazione immaginifica tale da renderle maggiormente ricche di fascino.You can a Dumas le doti sinestetiche che caratterizzano un grande scrittore: more you sa of effetti che rendano vive le immagini, the calore emotivo, la suscitare partecipazione, la creazione vivace del Movimento all'interno del racconto.Lo stile non osserva sempre il rigore di un scritto di contenuto storico-geografico, ma si avvicina piuttosto alla spontaneità di un romanzo popolare. Lo scrittore esprime il suo rammarico nel salutare quel "posto della terra in cui abbiamo trovato il più completo riposo" e così aggiunge: «al momento di lasciare la Calabria cominciavamo a sentirci legati, malgrado tutto quello che avevamo sofferto, a questi uomini così curiosi da studiare nella loro rudezza primitiva e a questa terra così pittoresca daosservare nei suoi sismi eterni».L'interesse di viaggiatore verso ogni nuova conoscenza passa attraverso il vaglio dell'ironia del suo carattere eclettico e pungente: tutti elementi dai quali risulta una lettura particolarmente piacevole e stimolante. Maestro del romanzo storico e del teatro romantico, spesso confuso con l'omonimo figlio, anch'egli scrittore, è famoso soprattutto per i capolavori "Il conte di Montecristo" e la trilogia dei 3 moschettieri. Un autore francese, conosciuto in tutto il mondo per i suoi capolavori che hanno fatto la storia della letteratura moderna, con una passione smodata per l'Italia e il suo Sud.Dumas è conosciuto per essere stato un gran viaggiatore, incuriosito dalle più diverse culture, innamorato degli italiani.Non pochi sono infatti gli scritti che dedicano agli abitanti della Penisola e allo Stivale stesso.Lo scrittore, sorpreso da una improvvisa tempesta che gli impedì di proseguire la navigazione verso Nord, fu costretto a percorrere la Calabria via terra, da Villa San Giovanni a Cosenza.Un viaggio abbastanza lungo per l'epoca, svolto in diversi tappe, tra cui il principato risultano essere Scilla, Pizzo, Maida, Cosenza.Quando tutti i Dumas non manca di antare sul suo taccuino di viaggio notizie storiche e fantastiche.Tra terremoti e piogge torrenziali, tra racconti gustosi e personaggi singolari, il viaggio di Dumas si trasforma così in un avventuroso racconto stilato con sagacia ed ironia.Dopo essere stato in Sicilia, lo ritroviamo così a risalire a dorso di mulo la Calabria ancora tristemente provata dal terremoto del 1783.L'8 ottobre 1835 Dumas era infatti approdato a Villa San Giovanni con la imbarcazione, la speronara stessa "Santa Maria di Piedigrotta" [speronara (o speronièra) dal siciliano spirunara, derivante da spiruni «sperone»; grosso battello da carico, a vela e a remi, rimasto in uso nei paesi rivieraschi del Canale di ...
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Episodes
  • Capitolo 10 - Ritorno
    Jun 25 2021

    Come ogni fine viaggio, questo breve ultimo capitolo è intriso di triste nostalgia per tutto ciò che i nostri viaggiatori hanno visto e vissuto, nel bene e nel male.

    Un vero e proprio viaggio avventura con un'ultima tappa cosentina che ha definitivamente fatto innamorare Dumas del popolo calabrese e della sua ospitalità. [ACQUISTA E-BOOK]

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    5 mins
  • Capitolo 9 - Terremoti
    Jun 25 2021

    Ormai immerso nel terremoto, coinvolto emotivamente Dumas decide di intraprendere un diario di viaggio nel viaggio.

    Si aggira nel cosiddetto cratere e decide di raggiungere Castiglione Cosentino località d'intorno a Cosenza tra quelle maggiormente colpite; completamente preso dalla situazione di distruzione e morte, ripercorre le stesse plaghe affidandosi al racconto di Gourbillon, suo conterraneo Francese, che lo fece descrivendo il suo viaggio in Calabria nel 1818, per la cronaca puntuale dei fatti non vissuti 35 anni prima nelle località da lui non visitate.

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    55 mins
  • Capitolo 8 - Cosenza
    Jun 23 2021

    [ACQUISTA E-BOOK] Cosenza il capitolo narra la situazione di una Cosenza terremotata e in corso di terremoto senza tregua da otto giorni.

    Continua dalle ultime righe del precedente (Bellini), con l'arrivo all'Albergo Al Riposo d'Alarico tanto sospirato dai nostri viaggiatori, provato dal terremoto, riempito di umanità varia di sfollati, quanto inospitale nel benvenuto.

    Le prime schermaglie tra il gruppo dei viaggiatori e il personale dell'albergo sono di ostilità da parte di quest'ultimo, e di conseguente irritazione da parte di Dumas e di Jadin che arriva perfino ad essere negazionista:

    «

    ... Voi credete ai terremoti? - mi chiese Jadin.

    ... Ma no! È tutta una commedia! Le loro case cadono perché sono vecchie e dicono che è per il terremoto per prendere l'indennizzo da parte del governo...»

    Ma la situazione architettonica ed umana è molto provata dal terremoto e tutto è difficile da recuperare alla normalità, se ne rende conto e viene colpito Dumas che si immerge empaticamente tra la folla diventando un cronista nel raccontare la situazione degli sfollati nella baraccopoli.

    La forza della disperazione di potersi godere finalmente un albergo quasi degno di questo nome, rende i nostri viaggiatori, coraggiosi oltremodo, rimanendo fermi nelle loro stanze perfino durante le scosse notturne, spettatori calmi ma partecipi delle scene di panico.

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    39 mins

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