Giugno 1967. In meno di una settimana, il Medio Oriente cambia volto. In appena sei giorni, Israele sconfigge Egitto, Siria e Giordania, conquista Gerusalemme Est, la Cisgiordania, Gaza, il Sinai e le Alture del Golan. Sei giorni che ribaltano la narrazione della forza araba, aprono ferite geopolitiche ancora oggi aperte, e rendono evidente al mondo la fragilità dell’equilibrio mediterraneo.
In questo episodio di Puerto Seguro, torniamo su uno degli snodi più drammatici e simbolici della storia contemporanea del Medio Oriente: una guerra breve, ma dagli effetti lunghissimi. Perché la Guerra dei Sei Giorni non è solo un conflitto militare: è un trauma politico, una svolta strategica, una battuta d’arresto epocale per il panarabismo.
È anche, inevitabilmente, una pagina cruciale nella parabola di Gamal Abdel Nasser. Il “faraone moderno” esce sconfitto, ma non definitivamente annientato. Anzi, nel suo discorso di dimissioni — poi ritirate in seguito all’ondata di sostegno popolare — rivela quanto la sua figura sia ormai legata al destino collettivo di milioni di arabi.
Ma come si arriva a quella settimana di fuoco? Quali tensioni covavano da mesi, da anni, dietro i proclami, le esercitazioni militari, i movimenti di truppe lungo i confini? E perché l’intervento dell’URSS, il silenzio degli Stati Uniti e il calcolo strategico israeliano si intrecciano in un copione che sembrava già scritto?
Per capirlo bisogna guardare oltre il campo di battaglia. La Guerra dei Sei Giorni è figlia del conflitto del ’56, del fallimento dell’unità arabo-siriana, delle promesse non mantenute del nazionalismo rivoluzionario, e della crescente polarizzazione tra blocchi. Ma è anche madre di occupazioni che durano ancora oggi, di nuovi attori radicali, di alleanze spostate, di disillusione e militarizzazione.
Attraverso carte geografiche, archivi sonori e voci dal campo, ci addentriamo nei giorni in cui un’intera regione ha cambiato passo — o forse ha perso il passo. E ci chiediamo: fu davvero inevitabile? Oppure, come spesso accade nel Mediterraneo, sono state l’arroganza, la paura e la miopia a decidere le sorti?
A guidarci in questo viaggio tra strategie, fronti e conseguenze ci sono:
Alberto Bertini, consulente per i mercati esteri specializzato nel Mediterraneo allargato,
Giacomo Casandrini, reporter e autore sul campo.
Puerto Seguro è il podcast che ogni martedì esplora il Mediterraneo allargato tra storia, economia e geopolitica. Da Tel Aviv al Cairo, da Damasco ad Amman, la Guerra dei Sei Giorni continua a far tremare la terra sotto i nostri piedi.
Ascolta l’episodio per scoprire come sei giorni possono valere sessant’anni di storia.