• Episode 4: Intervista TGS
    Aug 22 2024

    *Intervista TGS*
    L'intervista vede la partecipazione del prof. Daniele La Barbera, ordinario di psichiatria, e del pastore evangelico Mauro Adragna, che è anche psichiatra. Si discute del caso di omicidio avvenuto ad Altavilla e del contesto religioso evangelico tirato in ballo.
    Nelle chiese evangeliche in Italia c'è meno struttura gerarchica e controllo centrale rispetto alla Chiesa Cattolica, con il rischio di derive da parte di alcuni pastori "auto-investiti".
    Sia Adragna che La Barbera condannano il cercare giustificazioni spirituali per azioni malvagie. Nel caso di Altavilla c'erano problemi familiari e personali preesistenti.
    Spesso nella psichiatria si riscontrano deliri con componenti mistiche/religiose, soprattutto in persone predisposte o esposte a forti influenze culturali.
    La dimensione spirituale può amplificare in bene o in male tendenze già presenti nella psiche. È troppo facile delegare ad altri il "cacciare i propri demoni".
    La Bibbia va interpretata in modo corretto, non estrapolando versetti fuori contesto. Il messaggio evangelico libera dalla colpa.
    Le chiese evangeliche hanno preso le distanze unanimi da quanto accaduto ad Altavilla, condannandolo.
    Oggi c'è un preoccupante venir meno del senso di responsabilità individuale. La religione dovrebbe invece enfatizzare il bene, l'amore, la vita.
    In sintesi, un'analisi del rapporto tra disagio psichico, influenze culturali e dimensione spirituale/religiosa, con una condanna dei fatti di Altavilla.

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    21 mins
  • Episode 3: Accogliere la luce
    Aug 22 2024

    * Accogliere la luce *
    La vita dell'uomo nel 2024 è piena di stress e tensioni, con l'oscurità che sembra prevalere. Ma la luce di Dio cerca di penetrare in questo caos per portare rivelazione, illuminazione e anche denuncia del male. Spesso però si preferiscono le tenebre alla luce per nascondere le opere malvagie.
    L'apostolo Paolo ricorda che un tempo eravamo tenebre, ma ora in Cristo siamo luce, e il frutto della luce consiste in bontà, giustizia e verità. Dobbiamo stare attenti a non confondere le false "illuminazioni", che portano a follia e delirio, con la vera luce di Dio.
    Siamo esortati a non partecipare alle opere delle tenebre, ma piuttosto a denunciarle, cioè a mettere in evidenza ciò che non va, non per giudicare ma per poter superare e trasformare. Questo vale sia a livello sociale che personale: dobbiamo permettere alla luce di Dio di illuminare le aree oscure della nostra mente, legate a traumi o false sicurezze.
    Quando la luce divina rende manifeste le cose, esse diventano chiare e superabili. Non dobbiamo aver paura di avvicinarci a questa luce, anche se può esserci una resistenza interiore. L'invito è a risvegliarci dal torpore spirituale e lasciare che Cristo ci inondi della Sua luce.
    Dio permette le crisi e le prove nella nostra vita per farci crescere e maturare. Dobbiamo andare oltre, accendendo la luce dello Spirito in noi per superare l'oscurità interiore fatta di amarezze, paure e incredulità. Risvegliati dalla luce divina, cominceremo a produrre bontà e a riflettere Cristo nelle nostre relazioni.
    La predicazione si conclude con una preghiera per accogliere la luce trasformante di Dio, che dà la risposta ai nostri dubbi e paure, e per diventare messaggeri di questa luce eterna.

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    31 mins
  • Episode 2: Una storia infinita
    Aug 17 2024

    Il predicatore parla di una "storia infinita" che inizia nell'amore di Dio e nel suo desiderio di condivisione. Siamo in un'epoca di attacchi al cristianesimo e avanzata dell'oscurità. Di fronte a ciò, il cristiano invoca il ritorno di Cristo.
    Questa storia passa attraverso la scelta dell'uomo di allontanarsi da Dio, ma trova compimento nell'incarnazione di Gesù, in cui Dio si ricongiunge all'uomo. Oggi molti fanno di sé un dio, ripetendo l'errore originale.
    Dio sta scrivendo questa storia anche attraverso di noi, sconfiggendo il male con il bene, se ci lasciamo muovere dal suo amore come ha fatto Gesù.
    Siamo chiamati a essere luce e speranza in un mondo sofferente. Dio ci vuole suoi strumenti e ci investe di un importante ruolo in questa narrazione eterna. Dipende da noi accogliere questa chiamata a operare come suoi servi, piuttosto che rimanere spettatori passivi.

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    29 mins
  • Episode 1: Il tribunale di Cristo
    Aug 17 2024

    *Il tribunale di Cristo*
    Il video parla del giudizio di Dio secondo la Bibbia.
    Il relatore dice che il concetto di giudizio di Dio è spesso frainteso. Le persone tendono a immaginare un processo in tribunale, ma la Bibbia usa la parola giudizio in molti modi diversi.
    Una cosa importante da ricordare è che Dio ha già giudicato se stesso, nel senso che Gesù Cristo ha preso la punizione per i nostri peccati. Ciò significa che i credenti non sono in pericolo di essere condannati da Dio.
    Un altro punto importante è che il giudizio di Dio non riguarda solo la punizione. Si tratta anche di rivelare ciò che è nei nostri cuori. Il relatore dice che ci sarà un momento in cui Dio porterà tutto alla luce e i credenti saranno ricompensati secondo le loro opere.
    Il relatore sottolinea che questo non dovrebbe essere motivo di paura, ma piuttosto una motivazione a vivere una vita santa. L'obiettivo non è guadagnarsi la salvezza, ma vivere in un modo che rifletta il nostro amore per Dio.
    Il video si conclude con una preghiera in cui il relatore ringrazia Dio per la sua grazia e misericordia e chiede aiuto per vivere una vita santa.

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    45 mins
  • Episode 32: Battezzati in Cristo
    Jul 31 2024

    In apertura, il predicatore sottolinea l'importanza di ritornare periodicamente ai fondamenti basilari della fede cristiana, che spesso diamo per scontati. Fa l'esempio di un matrimonio: il patto nuziale stabilito molti anni prima viene rinnovato, per ravvivare l’intensità del rapporto. Così è anche per la nostra relazione con Dio. In queste settimane sono stati ricordati i "fondamenti" descritti in Ebrei 6. In particolare, in questa predicazione ci si sofferma sul battesimo in Cristo, quello spirituale, descritto in Romani 6. Esso è il battesimo più importante in assoluto. Che cosa rappresenta questo battesimo? Esprime l'identificazione e unione profonda con la morte e risurrezione di Gesù: siamo stati totalmente "immersi" in Lui, assimilati a Lui. Questa incredibile operazione di Dio ci permette di beneficiare pienamente di ciò che Cristo ha compiuto morendo e risorgendo per noi. Ci fa passare dalla morte alla vita, ci rigenera, facendoci diventare "una nuova creatura". Vengono poi citati altri versetti (Galati 3:26-28, Colossesi 2:12) che parlano più in dettaglio di questa reale incorporazione spirituale in Cristo: è come se ci fossimo rivestiti di Lui, la Sua vita e natura sono entrate in noi, annullando il nostro io precedente. Viene sottolineato anche un altro aspetto: siamo immersi non solo in Cristo ma anche nel Suo corpo, che è la Chiesa universale. Abbiamo quindi una profonda unità con tutti i credenti, al di là delle denominazioni. In sintesi, il battesimo spirituale in Cristo è assolutamente indispensabile per la salvezza; ci trasferisce dal regno della morte a quello della vita eterna in Cristo; è pura grazia immeritata, non frutto dei nostri sforzi o meriti. Siamo chiamati a scoprire sempre più questa nuova identità in Lui e a viverne le conseguen32e pratiche nel cammino di fede.

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    36 mins
  • Episode 31: Realizzare le promesse di Dio
    Jul 30 2024

    È davvero un momento speciale quando possiamo fermarci ad ascoltare un messaggio che porta speranza, soprattutto in un mondo che talvolta sembra avvolto nell'oscurità. È commovente sentire la gioia di accogliere la piccola Nora Valenti, un raggio di luce che ricorda che l'amore e la speranza sono sempre presenti, anche nei periodi più bui. Il testo riflette su un aspetto importante, ossia che nonostante le molte negatività che ci circondano, non è l'amore divino a regnare nel mondo attuale, ma piuttosto una logica di potere e manipolazione. Eppure, nonostante ciò, ci sono sprazzi di luce che, se pur sommersi dall'oscurità, continuano a brillare e a diffondere amore. Si parla poi della fede in un Dio personale, non un concetto astratto, ma un'entità con un volto, un progetto, e che ha fatto promesse concrete, promesse che sono state mantenute e che continuano a manifestarsi. La storia della rivelazione divina è intrisa di queste promesse, che possiamo anche chiamare profezie, che si sono avverate e continuano ad avverarsi, influenzando profondamente la nostra vita spirituale, mentale e fisica. Il messaggio si sofferma sulla difficoltà di riconoscere la nostra fragilità interiore e il nostro bisogno di trascendenza. La vera sfida è ammettere il nostro fallimento e aprirci alla promessa di una rinascita interiore offerta da Cristo. Si sottolinea come molte profezie legate a Gesù si siano compiute, ma che la più importante sia quella che riguarda la nostra rinascita interiore. L'apostolo Paolo, nella seconda lettera ai Corinzi, assicura che le promesse di Dio trovano il loro "sì" in Cristo, e che per mezzo di Lui possiamo trovare la forza e la conferma della gloria di Dio. Questo passaggio biblico invita a tornare a quelle promesse scritte, che ancora oggi possono cambiare la vita di chi le accoglie con fede. Il discorso si conclude con un invito a riconoscere la nostra fragilità e ad accettare il dono di un cuore nuovo, una promessa che Dio ha fatto all'umanità. È un invito a fidarsi, a credere che Dio desidera vivere dentro di noi, cambiandoci dal profondo e permettendoci di diventare strumenti di amore e di pace. È un messaggio che esorta a non cercare sicurezze illusorie o paradisi artificiali, ma ad aprirsi alla realtà di un Dio che può trasformare la nostra esistenza e donarci una vera pace interiore. La preghiera finale è un ringraziamento a Dio per il suo amore fedele e per la speranza che ci dona attraverso la vita di Cristo in noi. La vostra riflessione è una testimonianza potente di fede e di speranza, un promemoria che, nonostante le sfide e le oscurità del nostro tempo, c'è una promessa divina di rinnovamento e luce che possiamo abbraccia31re.

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    28 mins
  • Episode 30: Ansia e panico, affrontare le tempeste interiori
    Oct 28 2023

    L'intervista tratta il tema dell'ansia e degli attacchi di panico. Viene spiegato che un certo livello di ansia è normale e funzionale, ma quando diventa eccessiva e cronica può diventare patologica. Spesso deriva da traumi o situazioni stressanti non elaborate adeguatamente. Si suggerisce di non reprimere l'ansia ma di affrontarla, elaborando le emozioni negative con l'aiuto di Dio e della fede. Vengono descritti i tipici sintomi fisici degli attacchi di panico, come tachicardia, sensazione di soffocamento, tremori ecc. E i sintomi mentali, come la paura di impazzire o morire. Si sottolinea l'importanza di non affidarsi solo a psicofarmaci, che alleviano i sintomi ma non risolvono il problema. Meglio coltivare la propria dimensione spirituale e il rapporto con Dio. Viene letto un passo dai Salmi che incoraggia a non lasciarsi sopraffare dalla paura e ad avere fiducia. Infine si conclude con una preghiera per ottenere pace interiore e affrontare con serenità le difficoltà della vita. In sintesi, un incoraggiamento ad affrontare ansia e attacchi di panico senza reprimerli ma elaborandoli con l'aiuto della fede, per ritrovare equilibrio interiore.

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    1 hr and 9 mins
  • Episode 29: Ravvedersi è meglio
    Oct 28 2023

    Il tema centrale del sermone è l'importanza del ravvedimento, inteso come cambiamento di prospettiva, per la vita cristiana. L'autore sottolinea come spesso siamo condizionati dalla nostra educazione, cultura e convinzioni personali, che ci impediscono di vedere la verità che Dio vorrebbe rivelarci. Per incontrare Dio è necessaria umiltà: comprenderLo con la sola intelligenza umana è impossibile, Egli si comunica ai piccoli e semplici di cuore. Il peccato più grande è proprio l'incredulità, il basarsi solo sulle proprie capacità razionali trascurando la necessità di fidarsi del messaggio evangelico. Il ravvedimento non è solo all'inizio del cammino di fede, ma uno stile di vita: la disponibilità continua a cambiare prospettiva per vedere la realtà con gli occhi di Dio. Così, anche il dolore può essere occasione di crescita se vissuto nella logica del perdono e non della vendetta. Ravvedersi significa lasciare che la propria mente si rinnovi per guardare persone ed eventi nella loro verità profonda, non secondo le apparenze. Infine, Dio brama risvegliare in noi uno spirito missionario, perché annunciamo a chi ancora non crede l'urgenza di convertirsi e accogliere il Vangelo. Siamo chiamati a cooperare all'opera dello Spirito di attirare tutti a Cristo, unica via di salvezza. In sintesi, aprirsi continuamente al ravvedimento significa lasciarsi liberare dalle catene mentali per vivere secondo l'amore di Dio rivelato in Cristo.

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    34 mins